Summer school online
Il Paese del Belcanto
La lingua dell’opera dal testo al palcoscenico
Immergiti nel mondo dell’opera lirica con due settimane di studio dedicate alla lingua del melodramma, tra letture, videolezioni e ascolti guidati.
Studia con noi!
Chi non conosce le parole di Nessun dorma? Le arie più amate dell’opera lirica attraversano il tempo e lo spazio. A volte, trasformando il loro significato.
La commozione del tenore Luciano Pavarotti e del pubblico, in questo video, è palpabile. Era il 2006, e la famosa aria della Turandot di Giacomo Puccini, interpretata un’infinità di volte, è uscita dai teatri per approdare ai giochi olimpici invernali di Torino.
Quelle parole, “all’alba vincerò”, esaltano la comunità sportiva. Ma quanti sanno che, nell’opera originale, il canto esce dalle labbra del principe Calaf, unico superstite del terribile gioco dei tre enigmi che ha preso la vita di tutti gli altri pretendenti della regina Turandot?
Nella Summer School “Il Paese del Belcanto” imparerai il legame tra parole e musica dell’opera lirica, leggendo, ascoltando e imparando a contestualizzare le arie più famose
Informazioni generali
Ad appassionati e appassionate di opera lirica e di lingua italiana, che desiderano fare un viaggio immersivo e completo nella lingua del melodramma. Non è necessario essere iscritti all’università, né essere in possesso di un titolo di studio specifico.
Per la complessità degli argomenti affrontati è consigliato avere una competenza dell’italiano almeno a livello B2 (QCER), ma è possibile interagire con i docenti anche in lingua inglese.
“Il Paese del Belcanto” è un breve percorso didattico dal taglio linguistico, storico e culturale. Argomenti e attività spaziano tra le seguenti aree didattiche.
La qualità scientifica del corso è garantita dai docenti universitari autori dei materiali didattici e delle lezioni che si svolgeranno in videoconferenza.
Le attività didattiche della Summer School si terranno nelle prime due settimane di settembre (2-15 settembre 2024). La modalità di frequenza è interamente online. Tutte le attività avranno luogo in una classe virtuale sulla piattaforma didattica ICoN e saranno divise in due fasi.
2-8 settembre
Attività di lettura e ascolto autonomo sulla piattaforma didattica ICoN. Nessun vincolo di giorno o orario.
9-15 settembre
Lezioni e workshop tenuti da docenti universitari e collocati nella fascia oraria 15:00-17:00 (fuso orario di Roma).
Michelangelo Zaccarello
Michelangelo Zaccarello è professore ordinario di Filologia italiana presso l’Università di Pisa. Membro delle più importanti associazioni di italianisti e filologi italiani, è stato visiting professor presso l’University of Indiana a Bloomington, l’Università di Cambridge (UK), quella di Notre Dame e la Northwestern. Con-dirige la rivista Textual Cultures e fa parte del comitato scientifico di numerose riviste e centri di studio di settore. I suoi interessi di ricerca preminenti sono Dante, la filologia dei testi italiani del Medioevo e del Rinascimento, le Digital Humanities.
Alessandro Cecchi
Alessandro Cecchi è professore associato di Musicologia e Storia della musica presso l’Università di Pisa. Suoi ambiti principali di ricerca sono la storia delle teorie musicali e della musica del Novecento, con particolare attenzione al teatro musicale, alla musica per film e agli aspetti culturali e mediali. Dirige il comitato scientifico della collana editoriale Musica.performance.media (NeoClassica), per la quale ha curato diverse raccolte. Ha curato e redatto risorse online per la didattica della musica inserite nel progetto Introduzione online al pensiero e alle pratiche della musica, ideato e diretto da Talia Pecker Berio (Università di Siena).
È necessario versare un acconto di €100 entro una settimana dall’iscrizione per riservare il proprio posto. La quota di iscrizione comprende l’accesso alla piattaforma didattica, il download dei materiali, l’accesso alle lezioni online e il rilascio dell’attestato finale di frequenza.
Per riservare il tuo posto, compila il modulo in fondo a questa pagina. Lo staff ti contatterà direttamente via e-mail per finalizzare la tua iscrizione.
Un po' di storia...
Nel corso del Rinascimento l'italiano si è imposto come la lingua europea per eccellenza, grazie anche alla tradizione petrarchesca della lirica amorosa.
I precetti e i concetti del Rerum Vulgari Fragmenta, il capolavoro di Francesco Petrarca (1304-1374), si ritrovano anche nei sonetti di Shakespeare, così come nella maggior parte della poesia cortese dello stesso periodo.
All'inizio del XVI secolo, grazie alla nascita del melodramma – iniziato con Claudio Monteverdi (1567-1643) – l'italiano divenne rapidamente la lingua più usata nelle corti d'Europa e dagli aristocratici.
L'opera (sia religiosa, sia "profana", classica o medievale) adottò l'italiano come lingua per i libretti, soprattutto per le rappresentazioni in contesti di corte e in particolari occasioni (Carnevale, nozze, vittorie, incoronazioni ecc.).
L'italiano divenne più che mai la lingua del "belcanto" e lo studio di questa lingua e il suo uso in conversazioni (se non per i rapporti epistolari) divennero una consuetudine per le classi alte.
Nell'Inghilterra del XVII secolo, per esempio, John Florio e Giovanni Torriano scrissero dizionari e grammatiche che divennero veri e propri “bestseller”.
Combinando l'approfondimento sul rapporto testo-lingua, sulla storia della musica e le attuali rappresentazioni in vari teatri, questa scuola estiva proverà a tracciare le varie fasi in cui il teatro dell'opera si è sviluppato in Europa, grazie alla rapida espansione del petrarchismo come linguaggio e stile dei libretti.
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