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L’Università di Heidelberg e la formazione linguistica in digitale

Una collaborazione tra Consorzio ICoN e Zentrales Sprachlabor

Intervistiamo, per questo articolo, Sarah Thome, coordinatrice accademica del Zentrales Sprachlabor e co-coordinatrice del progetto heiCLIL dell’Università di Heidelberg, in Germania. L’Università di Heidelberg ha già ospitato il Consorzio ICoN durante la settimana della Lingua Italiana nel mondo nel 2019, e oggi abbiamo una collaborazione attiva per l’utilizzo di corsi di lingua online per gli studenti dell’Università.

Prima domanda: ci può descrivere il progetto di cui si occupa? Qual è lo scopo del progetto heiCLIL e come si svolge?

Prima di tutto voglio ringraziarvi per la nostra collaborazione, per questa intervista e per il tempo che ci avete dedicato. Insieme alla mia collega Dr. Martín de Nicolás Moreno ho il piacere di coordinare il progetto pilota heiCLIL. CLIL è l'abbreviazione di Content and Language Integrated Learning, vale a dire, il contenuto di una materia viene insegnato in una lingua che non è la lingua materna dello studente.

Il progetto strategico heiCLIL mira a contribuire all'internazionalizzazione dei programmi di studio di Heidelberg, consentendo agli studenti, da un lato, di seguire e partecipare attivamente a corsi o tutorial in lingua straniera senza perdita di informazioni e, dall'altro, di conseguire una elevata padronanza linguistica cognitivo-accademica. L'approccio metodologico può essere adattato in modo molto flessibile, sulla base delle esigenze delle diverse discipline.

Nella fase pilota, il progetto si è concentrato in particolare su due aspetti: da una parte abbiamo lavorato assieme ai docenti per adattare i loro materiali didattici in modo che gli studenti non madrelingua possano beneficiarne pienamente, in secondo luogo ci siamo focalizzati sulla formazione degli stessi docenti, professori di materia, come ad esempio di Biologia ed i professori di lingua.

Quali sono in particolare le attività del Zentrales Sprachlabor? Qual è la vostra missione?

Il Zentrales Sprachlabor è stato fondato nel 1974 dall'Università di Heidelberg per dare agli studenti, ai dottorandi, ai dipendenti di tutte le discipline dell'Ateneo, nonché ai partecipanti esterni di altre università, l'opportunità di acquisire, mantenere e approfondire solide competenze linguistiche straniere, indispensabili per la competizione internazionale. A tale scopo lo ZSL offre corsi di lingua in 16 idiomi tenuti da insegnanti madrelingua altamente qualificati. L’offerta ingloba quindi Arabo, Bulgaro, Ceco, Cinese, Croato/Serbo, Francese, Galiziano, Giapponese, Inglese, Italiano, Polacco, Portoghese, Russo, Spagnolo, Svedese e Turco - ce n'è per tutti i gusti! I nostri corsi di lingua si basano sul Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Inoltre, lo ZSL offre anche corsi curricolari di Speech Science con il training vocale (fonetica, intonazione, pronuncia standard, ecc.). In più, l'offerta copre la comunicazione retorica e la comunicazione artistica.

Un'ulteriore offerta del ZSL sono i corsi di lingua per scopi speciali, come ad esempio l’Academic English oppure inglese, francese, italiano e spagnolo per scienze umanistiche e sociali, per la medicina o per l’economia e il diritto. Recentemente è stato lanciato anche il cosiddetto Writing Program. Si tratta appunto di un programma di scrittura attraverso il quale è possibile realizzare testi in lingua inglese che si adattino per lessico e struttura alle tematiche scientifiche di cui trattano. È così possibile cimentarsi nella realizzazione di testi specialistici come ad esempio lavori nell’ambito della microbiologia.

Dalla collaborazione che abbiamo avviato ci pare di capire che ci sia, all’Università di Heidelberg, una certa sensibilità sia per la lingua e la cultura italiana che per l’e-learning. Affrontiamo un argomento alla volta: in quanti studiano l’italiano, e perché?

Indubbiamente abbiamo una certa sensibilità per la lingua italiana. L'Italia è una nazione fondatrice dell'Unione Europea e l'italiano è una lingua europea molto importante. Siamo un centro linguistico, quindi il nostro obiettivo principale è naturalmente l'insegnamento delle competenze linguistiche. Non ci sono corsi extra sulla cultura italiana, ma essa è assolutamente sempre presente nei corsi di lingua, ad esempio attraverso la lettura di testi letterari, l'ascolto della musica e la visione di celebri film del cinema italiano. Questo porta automaticamente allo studio della geografia, del tessuto politico, economico e sociale di un Paese. Ogni semestre ci sono circa 200 studenti iscritti ai corsi di italiano. Naturalmente, un motivo importante - come per tutte le lingue - è un soggiorno all'estero sotto forma di semestre di studio, di ricerca o di stage. Si tratta di studenti di medicina, per esempio, che vanno in Italia o in Svizzera per un periodo di sei mesi. Altri imparano l'italiano perché studiano Storia o Storia dell’Arte e ci sono persone che semplicemente amano trascorrere le vacanze in Italia e vogliono rinfrescare quindi le loro conoscenze linguistiche.

Il Zentrales Sprachlabor ha richiesto più di un anno fa 200 licenze ICoN (livelli A1, C1) per offrire agli studenti corsi di italiano in autoapprendimento. Le licenze sono utilizzate ormai da qualche mese, e diversi studenti stanno frequentando questi corsi in autoapprendimento. Quali sono le caratteristiche principali di questi studenti? E che ruolo hanno questi corsi nel loro percorso di studio?

Il Zentrales Sprachlabor non raccoglie dati sui profili degli studenti, quindi da questo punto di vista purtroppo non posso delinearvi un quadro descrittivo particolare per queste persone. Tuttavia, osservando i loro feedback, si può supporre che siamo di fronte ad un insieme piuttosto eterogeneo di soggetti. Alcuni studenti possono ottenere crediti per le conoscenze acquisite o per il carico di lavoro svolto, mentre altri seguono i corsi ICON per puro interesse nella lingua italiana senza fini curriculari. In questo caso i corsi non hanno un impatto diretto sullo studio, ma ciononostante l'acquisizione di una lingua straniera significa sempre un rafforzamento del profilo personale e professionale, con un impatto significativo anche in termini di future possibilità occupazionali. Direi quindi che ci troviamo davanti a persone curiose, con motivazioni differenti, accomunate dalla passione per la lingua italiana e estremamente soddisfatte della flessibilità di questi moduli didattici, che permettono loro di iniziare, interrompere e finire l'apprendimento quando vogliono.

Ci sono dei feedback sui corsi ICoN? Gli studenti si stanno trovando bene? Ci sono state delle difficoltà? Qual è insomma il bilancio, per ora?

I corsi ICoN sono molto ben accolti. Il feedback degli studenti è quasi esclusivamente positivo. A loro piace particolarmente la già menzionata flessibilità di tempo e di luogo nell'apprendimento e anche il fatto che il corso può essere iniziato in qualsiasi momento. Abbiamo anche ricevuto un giudizio positivo sul sistema di autocorrezione dei corsi ICON. Finora non ci sono stati problemi di sorta. Abbiamo avuto un solo caso in cui la registrazione non ha funzionato, ma questo problema tecnico è stato risolto rapidamente grazie alla vostra assistenza rapida e efficace. Il bilancio complessivo è quindi molto soddisfacente.

Il vostro centro ha scelto di offrire una parte di didattica online in tempi “non sospetti”, diciamo, vale a dire prima che l’epidemia di Covid-19 costringesse a spostare molte attività online. C’è interesse dunque per l’e-learning, e da quando? Avete altre attività online? Qual è la vostra opinione sulla didattica in digitale?

L'insegnamento online era già una parte importante dell'insegnamento in epoca pre-covid. Attualmente tutti i nostri corsi di lingua sono online. Sono composti da parti sincrone per videoconferenza e asincrone, in cui la comprensione della lettura e l'espressione scritta vengono allenate e si lavora su esercizi di grammatica quando necessario. Questa parte si svolge nella piattaforma di apprendimento online dell'università. Ciò permette di lavorare in modo flessibile (gli studenti che preferiscono lavorare di sera o di notte possono così procedere seguendo il proprio ritmo). In più l'insegnamento asincrono riserva un vantaggio per le persone introverse, perché spesso sono più attive in questo format.

Altro aspetto importante riguarda la semplicità della gestione online di dati e materiale didattico; ciò comporta una maggior facilità di condivisione, accesso e di successiva reperibilità degli stessi (a distanza di un anno, ad esempio, a corso terminato). Inoltre la didattica online stimola una maggior organizzazione e intraprendenza da parte degli studenti, i quali si trovano ad operare in tempi e spazi totalmente diversi dalla vita quotidiana; tempi e spazi che loro possono soprattutto "plasmare" sulla base dei loro bisogni ed obiettivi.

Detto questo, non si può trascurare il fatto che molti dei nostri studenti preferiscono l'insegnamento faccia a faccia. L'empatia, le capacità interpersonali, le espressioni facciali e i gesti sono particolarmente rilevanti nei corsi di lingua. Comprendiamo tutto ciò. Tuttavia, riponiamo una grande fiducia nell'insegnamento digitale, consapevoli dei suoi grandi vantaggi. Complessivamente quindi, nutriamo un’opinione molto positiva nei confronti dell'insegnamento digitale e lavoreremo sulle piattaforme digitali anche in futuro, post-covid.

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